Avevamo già approfondito la questione Vaccinazioni Covdi-19 sui luoghi di lavoro in questo articolo dove è spiegato come avverrà la somministrazione in azienda secondo il protocollo vaccini che accompagna il nuovo protocollo generale sicurezza anti Covid-19 che aggiornato lo scorso 6 aprile 2021.
Ai documenti, che regolamentano l’iter di vaccinazioni Covid-19 in azienda, si aggiunge un ulteriore contributo tecnico-documentale pubblicato il 12 maggio 2021, ovvero il “Documento tecnico operativo per l’avvio delle vaccinazioni in attuazione delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-COV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome l’8 aprile 2021”.
In settimana il documento passerà all’esame della Conferenza Stato-Regioni.
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In totale i documenti a cui fare riferimento per il protocollo vaccinazioni Covid-19 sui luoghi di lavoro sono:
- “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”;
- “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” spiegato anche attraverso SLIDE semplificate;
- “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”;
- “Documento tecnico operativo per l’avvio delle vaccinazioni in attuazione delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-COV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome l’8 aprile 2021”.
Vediamo ora nel dettaglio cosa prevede il documento tecnico che fa riferimento al documento “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARSCoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro”, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione dell’8 aprile 2021 e trasmesso con nota circolare interministeriale 0015126 del 12 aprile 2021.
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Documento tecnico vaccinazioni Covid-19 in azienda: a cosa serve?
L’obiettivo del documento è quello di fornire indicazioni operative sull’iter da avviare per la vaccinazione anti Covid-19 presso le attività economiche e produttive e soprattutto fornire dei criteri di riferimento in modo da stabilire le priorità a cui le Regioni devono attenersi.
I criteri qualitativi utili a definire le priorità per l’implementazione delle vaccinazioni nei luoghi di lavoro, richiamano quattro ambiti valutativi disponibili secondo il principio di tutela di chi è a maggior rischio di contagio da SARS-CoV-2.
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I. la classificazione del rischio secondo i parametri di esposizione, prossimità e aggregazione di cui al Documento tecnico dell’INAIL approvato dal CTS il 9 aprile 2020 e utilizzato per la valutazione del rischio negli ambienti di lavoro secondo la classificazione ATECO, anche in relazione all’adozione/rilascio delle misure di mitigazione e contenimento;
II. i dati del monitoraggio delle denunce di infortunio da COVID-19, aggiornate periodicamente dall’INAIL e disponibili fino al 31 marzo 2021;
III. i dati del monitoraggio epidemiologico, con particolare riferimento all’analisi dei focolai nei contesti produttivi rilevati territorialmente dalle Regioni e Province autonome;
IV. le evidenze scientifiche disponibili in tema di rischio di contagio nei contesti lavorativi, come documentate dalla letteratura scientifica di riferimento.
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Codici ATECO per stabilire la priorità sui settori produttivi
Nel documento viene fornito un elenco (Tabb. 1-2-3) di classificazione dei diversi settori lavorativi identificati sulla base della classificazione ATECO con un livello di dettaglio alla seconda cifra.
A tal fine vengono considerati, in maniera integrata, sia l’analisi della richiamata classificazione del rischio INAIL (punto I), nonché i dati assicurativi relativi alle denunce di infortunio da COVID-19 pervenute all’INAIL alla data del 31 marzo 2021 (punto II) che ammontano a 165.528.
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Le tabelle articolate per i diversi settori in ordine alfanumerico secondo la classificazione ATECO e organizzati in tre macro-gruppi (1, 2 e 3 secondo l’ordine di priorità), contengono altresì alcuni settori evidenziati come quelli degli operatori sanitari, dell’istruzione, delle forze dell’ordine e della difesa, già vaccinati o in corso di vaccinazione.
Nel documento viene precisato che in alcuni settori ATECO e specificatamente nel settore O.84 “Amministrazione Pubblica e Difesa”, la vaccinazione è in corso o già effettuata solo per alcune sub categorie più a rischio, come le forze dell’ordine, mentre una parte consistente è decisamente a minor rischio, lavorando ancora oggi prevalentemente in smart working.
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Articolo pubblicato da ediltecnico.it