Mario Botta_foto Nicola Gnesi_courtesy Fondazione Henraux – Rendering palazzina via Verdi, curtesy Teatro alla Scala
27/04/2021 – Si è svolta ieri la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo edificio milanese a firma dell’archietto Mario Botta. Sorgerà in via Verdi ed è un’opera complementare al necessario ampliamento della sede storica del Teatro alla Scala.
“Le nuove soluzioni organizzative e produttive che potranno essere adottate con questo intervento consentiranno di migliorare lo svolgimento dell’attività artistica, grazie all’ampliamento dell’area di montaggio e smontaggio delle scene e alla realizzazione delle nuove sale prova per l’Orchestra e il Ballo, oltre a garantire gli spazi necessari al rientro in Teatro di quelle funzioni amministrative ancora ubicate in sedi esterne. Il piano economico-finanziario prevede un investimento complessivo di 17 milioni di euro.
La realizzazione del progetto architettonico è stata affidata a Mario Botta che, insieme allo studio dell’architetto Emilio Pizzi, si era già occupato dell’importante intervento di restauro e ristrutturazione della sede storica del Teatro e dell’area tecnica della torre scenica realizzata tra il 2001 e il 2004, al fine di garantire la coerenza stilistica della nuova palazzina con gli altri edifici del Teatro.
Il linguaggio è quello tipico dell’architetto ticinese: geometrie precise, alternanza di pieni e vuoti e cura nel rivestimento. Come per la torre scenica nel 2004, si scaverà diciotto metri al di sotto del suolo (gli ultimi metri sono sotto il livello della falda acquifera) e si arriverà all’altezza della torre stessa (circa 36 metri fuori terra). Complessivamente sono sei piani sotterranei e undici fuori terra. I piani sotterranei saranno in gran parte occupati da un unico spazio, la sala prove per l’orchestra, con una superficie di circa 310 metri quadri e alta 14 metri. Le dimensioni e l’altezza della sala, appositamente concepite dal punto di vista acustico con la consulenza del noto progettista acustico Yasuhisa Toyota, consentiranno di avere il miglior risultato musicale per le prove e di poter utilizzare tale ambiente anche come sala d’incisione.
Il palcoscenico diventerà, invece, ancora più profondo raggiungendo i 70 metri con la creazione di un’area in cui sarà possibile eseguire il montaggio/smontaggio delle scene senza disturbare le attività di prova o spettacolo in corso. Saranno, inoltre, realizzati una nuova sala prove ballo della superficie di circa 150 mq, posta all’ultimo piano dell’edificio, e nuovi spazi per l’archivio storico documentale, attualmente ubicato in un deposito esterno”.
Il termine dei lavori è previsto per il mese di dicembre del 2022.
Modello di Ivan Kunz_foto Enrico Cano, courtesy Mario Botta Architetti
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