giovedì, 3 Ottobre 2024
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Social housing, verde e ciclabili: Crescenzago porta di accesso al Parco Lambro

«Puntiamo a costruire un sistema che diventi la porta del Parco Lambro: quando si uscirà dalla stazione della metropolitana – spiega Camillo Botticini – ci sarà una grande piazza attrezzata, con una gradonata, che potrà diventare spazio per spettacoli. Da lì si aprirà una sorta di “rambla verde” per creare un collegamento diretto con il Parco. La costruzione dello spazio pubblico è un tema centrale: puntiamo a ridefinire un cambio di dimensione dello spazio comune, a ribaltare la condizione di perifericità con un “gate” che farà di Crescenzago un luogo con un’identità, di una forte qualità urbana e con manufatti di nuova realizzazione che sapranno connotare il progetto e la sua durata nel tempo».

Redo si conferma protagonista del social housing in Lombardia. Tra l’altro è già nell’area con un intervento di altri 137 appartamenti in via Rizzoli, con servizi al piano terra. «La fondazione Cariplo – aggiunge l’assessora all’Urbanistica del Municipio 3 Antonella Bruzzese – ha gli occhi puntati sul sito anche nell’ambito del cosiddetto masterplan Re Lambro, con una serie di interventi sulle aree verdi».

La riqualificazione di Crescenzago

Il futuro di Crescenzago passa per il mix used, per l’attenzione alla comunità, per la messa in rete dei diversi tasselli di un puzzle in definizione. Con attenzione agli spazi aperti e pubblici. Nell’area rimane da sciogliere il futuro dell’area ex Inps e la questione della dotazione di servizi pubblici e privati al piano terra (tema affrontato però sia nell’operazione Welcome che nelle iniziative di Redo).

Crescenzago inizia così il suo corso. Tra l’altro dando una risposta, come spiegato dall’architetto Marino Bottini del Comune di Milano «agli obiettivi di Milano 2030, per una città più equa e con quartieri di edilizia in affitto. In particolare, il Pgt prevede nuove aree per l’abitare, 160mila mq in tutto, e Crescenzago darà il suo contributo per 15mila mq di superficie».
Con “Green Between” si metterà in essere un laboratorio di sperimentazione con modelli insediativi innovativi, nell’ambito di una strategia per una Milano più green, vivibile e resiliente (rispondendo anche alle sfide proposte da C40).
Per Cresenzago erano arrivate in prima battuta 12 proposte, in seconda fase sono entrati 4 team e la giuria, presieduta da Valeria Bottelli, ha valutato due soluzioni nella short list finale: «una monofunzionale con uno studentato, l’altra che ha privilegiato un mixed use». La giuria ha apprezzato «la grande attenzione alla ricucitura con la fermata della metro, la risposta positiva e innovativa alle 10 sfide C40, i servizi e il rapporto con la cittadinanza, la qualità dell’architettura in dialogo con un luogo ricco di emergenze – spiega Bottelli – e ancora la solidità del team economico-finanziario».

I prossimi passi? Entro 18 mesi dalla notifica dell’aggiudicazione saranno perfezionati gli atti di trasferimento dell’area per una concessione di diritto di superficie per 90 anni. A seguire si partirà con la richiesta di presentazione dei titoli per l’attuazione degli interventi.

Articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore

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