Ampliata la platea della moratoria in conversione di legge del Dl «cura Italia»: potranno accedere le giovani coppie che hanno acquistato con la garanzia statale e i contratti per importi fino a 400mila euro
di Michela Finizio e Giuseppe Latour
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Ricevute tutte le richieste di chiarimento, le banche si sono attrezzate e ora la moratoria sui mutui prima casa entra nel vivo. Anche grazie alle molte limitazioni allentate dagli ultimi provvedimenti del Governo: ora è possibile fare domanda per contratti di importo fino a 400mila euro (dai vecchi 250mila) e per mutui in ammortamento da meno di un anno o che abbiano avuto accesso al Fondo di garanzia prima casa.
Il primo bilancio
Negli ultimi giorni le richieste di sospensione delle rate del mutuo prima casa sono in forte ascesa. Circa 1.500, 2mila al giorno fa sapere Consap, la controllata del ministero delle Finanze che gestisce il Fondo Gasparrini. Finora sono pervenute circa 14.200 richieste da tutta Italia, per un importo pari a circa 10,58 milioni di euro (dato al 27 aprile). È questo il bilancio del primo mese di estensione della misura di sostegno alle famiglie avviata dal Dl «cura Italia» per far fronte alla crisi causata dall’emergenza coronavirus.
Il quadro sul territorio
Le pratiche accettate, e quindi le sospensioni già operative, sono 1.701, ma ce ne sono già altre 11.600 in fase di istrutturia. Le domande rifiutate, invece, al momento sono 715. Le oltre 14mila domande arrivano dall’intero territorio nazionale, per il 34% da Lazio e Lombardia, seguite dal 12% provenienti dalla Sicilia, dal 10% dalla Toscana, l’8% dalla Toscana, il 7% dal Veneto e così via. Anche se venissero accettate tutte le pratiche spedite finora a Consap dalle banche, al momento la dotazione del Fondo Gasparrini (circa 425 milioni di euro dopo il rifinanziamento avvenuto con il Dl «cura Italia») verrebbe impegnata solo per il 2 per cento.
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La presenza di tassi di interesse molto bassi, infatti, riduce i costi della moratoria a carico del Fondo, anche se nelle prossime ore le richieste in arrivo potrebbero aumentare notevolmente. I titolari dei contratti hanno ormai raccolto la documentazione necessaria, ma soprattutto con la conversione in legge del Dl «cura Italia» e con il Dl liquidità è stata ampliata la platea dei potenziali beneficiari.
Articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore