venerdì, 19 Aprile 2024
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Bonus ristrutturazione e depurazione acque reflue

I vantaggi di depurare le acque reflue

Depurare l’acqua della nostra casa conviene!

Fino al 31 dicembre 2021, chi acquista un depuratore o un addolcitore delle acque reflue potrà usufruire di un importante bonus 50% per le spese sostenute.

In altri termini, l’acquisto di sistemi che consentano anche il recupero acque reflue domestiche, potrà rientrare nella detrazione fiscale per lavori di ristrutturazione e usufruire di convenienti detrazioni al 50% dalle imposte sui redditi.

Si tratta di una opportunità estremamente conveniente.

L’installazione di sistemi per la depurazione delle acque consentirebbe di ottenere un doppio vantaggio in termini economici.

Da una parte, permetterebbe di risparmiare su diverse spese che si affrontano quasi quotidianamente: basti pensare alle bottiglie di acqua potabile che acquistiamo e consumiamo tutti i giorni.

Vantaggi depurazione acque reflue
Inoltre, gli impianti di depurazione delle acque reflue allungano la vita di molti elettrodomestici presenti nelle nostre case, perché contribuiscono a eliminare o a ridurre il calcare nelle tubature interne.

A tutto questo si aggiungono i notevoli vantaggi per l’ambiente, se si pensa a quanta plastica si riesce a evitare di acquistare.

Dall’altra parte, la spesa, rientrando nel bonus ristrutturazioni, consente di beneficiare della detrazione 50 edilizia.

Alla luce di tutti questi vantaggi, vediamo come funziona il bonus 50 per la depurazione acque reflue .

Cos’è e come funziona un depuratore di acque reflue?

Un depuratore è un sistema che si installa nelle tubature all’ingresso dell’acqua di casa.

La funzione di tali depuratori è sostanzialmente quella di migliorare la qualità dell’acqua che entra nelle nostre abitazioni e che utilizziamo con svariati usi.

Il depuratore è un filtro, che agendo come una barriera meccanica depura l’acqua al passaggio.

impianti di depurazione acque reflue
L’addolcitore, invece, è un impianto che mira a eliminare il calcare presente nelle acque reflue, e per addolcire l’acqua utilizza il sodio in pastiglie inserite al suo interno.

Con l’addolcitore le acque reflue sono ripulite non attraverso un filtro ma con un più sofisticato sistema di scambio fra il carbonato di calcio, principale causa del calcare, con il sodio.

In commercio ve ne sono diversi con altrettanto diverse caratteristiche e funzionalità, tali da soddisfare quasi tutte le esigenze.

Bonus depurazione acque reflue e lavori di straordinaria amministrazione

Per usufruire del bonus 50%, è sufficiente eseguire un intervento sull’impianto idrico delle nostre case e installare un depuratore o addolcitore di acque reflue.

Acque reflue domestiche
Tale intervento, infatti, rientra fra i lavori di straordinaria amministrazione, detraibili al 50% anche se eseguiti presso abitazioni private.

A cosa fare attenzione per ottenere il bonus 50%?

Per ottenere il bonus 50%, occorre eseguire alcuni importanti passaggi.

Prima di tutto è importante scegliere con attenzione l’azienda o il professionista che si occuperà dell’installazione di sistemi per la depurazione acque reflue.

Un’azienda che commercializza e distribuisce depuratori e purificatori di acque reflue potrebbe non essere qualificata per eseguire lavori di manutenzione straordinaria.

Viceversa, un’impresa edile che si occupa generalmente di lavori ristrutturazione potrebbe non avere la licenza per eseguire lavori riguardanti l’impianto idrico.

Poiché i due interventi, lavori di ristrutturazione edilizia e l’installazione di impianti di depurazione acque reflue sono strettamente connessi, occorre essere in regola con entrambi gli interventi.

È necessario, dunque, che l’impresa edile esegua i lavori di ristrutturazione e che il professionista che procede al montaggio di impianti di depurazione acqua sia un idraulico.

Depurazione acque reflue
Se ci si rivolge a una unica impresa, è opportuno verificare che il professionista scelto per l’esecuzione del lavoro sia dunque un idraulico.

Come ottenere il bonus per la depurazione acque reflue?

Fatta la scelta dell’impresa e dei professionisti, competenti ognuno nel suo settore e con le dovute licenze, occorre valutare con l’aiuto di un tecnico se procedere con l’apertura di una pratica per la ristrutturazione edilizia.

Depurazione acque reflue

Se si procede con una semplice installazione di un addolcitore e depuratore delle acque reflue, non dovrebbe essere necessaria l’apertura di una pratica edilizia.

Se l’intervento di ristrutturazione edilizia richiede invece una variazione delle dimensioni o delle divisioni degli spazi interni delle unità abitative, è obbligatorio procedere con la richiesta di tutte le autorizzazioni, che saranno consigliate dal professionista tecnico a seguito del sopralluogo.

Come fatturare l’impianto per depurazione delle acque reflue?

Come noto, il bonus 50% previsto per l’installazione di sistemi di depurazione o addolcimento delle acque reflue, come tutti gli altri bonus casa richiede, per il riconoscimento della detrazione, richiede il possesso di un documento fiscale e contabile che attesti l’esecuzione dell’intervento.

Tale documento è la fattura.

Per ottenere la detrazione prevista a seguito dell’installazione di impianti di depurazione acqua deve essere scorporata in due parti, ovverosia, deve contenere due voci distinte:

  • la parte con relativa descrizione dell’intervento e degli importi per l’acquisto del depuratore acque nere
  • la parte della manutenzione straordinaria e installazione.

Come effettuare il pagamento per il bonus 50% acque reflue?

Anche per il pagamento della fattura vigono le stesse regole previste per la maggior parte delle detrazioni fiscali.

Ciò significa che occorre procedere con il versamento degli importi pattuiti con i professionisti o l’impresa scelta, con il c.d. bonifico parlante.

Articolo pubblicato da LAVORINCASA.it

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