Per planimetria catastale “irregolare” si intende il caso in cui la rappresentazione grafica di un’unità immobiliare depositata presso il Catasto non corrisponde allo stato reale dell’immobile. Questo può succedere per diversi motivi, tra cui:
- Modifiche non dichiarate: Sono state effettuate opere edilizie interne, come la demolizione o costruzione di pareti, che non sono state comunicate al Catasto tramite una pratica di aggiornamento (DOCFA).
- Errori nella planimetria: Ci possono essere errori grafici o dimensionali nella planimetria depositata che non rispecchiano la realtà.
- Incongruenze nei dati: I dati catastali, come la destinazione d’uso dei locali, la consistenza o la superficie, non corrispondono a quanto effettivamente presente nell’immobile.
Conseguenze di una planimetria irregolare
- Impedimenti nelle compravendite: Un immobile con una planimetria non conforme non può essere venduto fino a quando non viene regolarizzato.
- Problemi di accesso ai finanziamenti: Gli istituti di credito richiedono la conformità catastale per erogare mutui.
- Sanzioni amministrative: In alcuni casi, possono essere previste sanzioni per la mancata regolarizzazione.
Come risolvere l’irregolarità
- Verifica dello stato di fatto: Un tecnico abilitato deve effettuare un rilievo dell’immobile per verificare le differenze tra la planimetria catastale e lo stato reale.
- Aggiornamento catastale (DOCFA): Se vengono riscontrate irregolarità, sarà necessario presentare una pratica DOCFA al Catasto per aggiornare la planimetria e rendere l’immobile conforme.
- Eventuali pratiche edilizie: Se le modifiche non sono state regolarizzate dal punto di vista urbanistico, prima di procedere con l’aggiornamento catastale sarà necessario presentare una pratica edilizia (CILA, SCIA, ecc.) per sanare l’illecito.
Invitiamo gli associati che necessitino di maggiori dettagli o assistenza per la regolarizzazione della planimetria a contattarci.
Ing. Riccardo Renzoni
Area Tecnica Confabitare Roma