venerdì, 19 Aprile 2024
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Collezionisti d’avanguardia a Hollywood

Tra gli scaffali, quattromila volumi. Molti libri d’arte, ma
soprattutto capolavori della letteratura e manoscritti rari. Alle pareti, quasi
mille dipinti. Ci sono tutti i fondamenti della modernità, dal cubismo
al surrealismo, da Kandinsky a Mondrian, da Picasso a Picabia, da De Chirico
fino a un vastissimo affondo sul concettuale di Marcel Duchamp (oltre 40 opere)
e sulle sculture di Brancusi (una ventina), oltre a centinaia di oggetti di
origine precolombiana.

È una cascata di riferimenti visivi. Scroscia, a partire da una data
mitica per gli storici dell’arte. Erano i primi mesi del 1913, a New York,
quando nelle sale dell’Armory Show le avanguardie europee avrebbero fatto
irruzione nell’universo visivo americano. In quella mostra, si aggiravano anche
i coniugi Arensberg, Louise e Walter, lui critico letterario e poeta. Quel
giorno restarono folgorati a ogni passo
. Quel concentrato di
sperimentazione, quella sintesi brutale preconizzava il futuro dell’arte, ma
anche una nuova urgente passione: possedere le più grandi opere di quegli
stessi autori.

Un vasto affresco, dedicato alla storia di questa coppia di collezionisti americani, è tratteggiata nel libro Hollywood Arensberg, dedicatole da Getty Trust Publication. Gli autori, William H. Sherman, Ellen Hoobler e Mark Nelson, ricostruiscono la casa Arensberg di Hollywood prima della scomparsa dei coniugi, tra il 1953 e il 1954, quando ancora accoglieva collezione e biblioteca (oggi al Philadelphia Museum). Ci conduce stanza per stanza, parete per parete, dove l’arte dilagava senza alcuna logica temporale e di correnti. Le opere erano disposte in una quadreria fitta, a pochi centimetri l’una dall’altra, senza regole o gerarchie consolidate della storia dell’arte. Le sculture erano ovunque, disposte perfino a terra. L’immagine che lascia questo avvincente racconto è una profonda integrazione delle arti, a partire dalla capacità di unire arte e letteratura, opere di periodi storici distanti, opere di matrice europea e americana. Tutto per scattare un’unica fotografia, quella della modernità, ma solo quella che avrebbe scritto la storia.


Hollywood Arensberg:
Avant-Garde Collecting in Midcentury L.A
di Mark Nelson, William H. Sherman, and Ellen Hoobler
Getty Publications, 2020
448 pagine, 65 dollari


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