sabato, 27 Luglio 2024
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Mutui prima casa, i giovani proprietari rientrano nella moratoria

sospensione delle rate

Il Governo chiarisce che i benefici del fondo mutui si applicano ai contratti stipulati da meno di un anno; vengono inclusi artigiani e ditte individuali

di Giuseppe Latour


Sospensione del mutuo: ecco come si richiede

2′ di lettura

Nella moratoria dei mutui rientrano i neo proprietari che abbiano il finanziamento in ammortamento da meno di un anno. A prevedere la correzione è il decreto approvato lunedì dal Consiglio dei ministri, che punta così ad allargare la platea dei soggetti che potranno avere accesso ai benefici del Fondo Gasparrini. Anche se restano altre limitazioni, che potrebbero comunque essere riviste a breve, come il vincolo a non avere utilizzato il Fondo di garanzia per la prima casa.

Il perimetro di applicazione
La precisazione arriva dopo diversi interventi del Governo. Con il primo (il Dl 9/2020) era stato deciso che la moratoria sui mutui prima casa andava applicata a tutti coloro che abbiano subito una riduzione dell’orario di lavoro di almeno trenta giorni.

Con il secondo (Dl 18/2020) c’è stato un altro allargamento: per nove mesi (quindi, fino al 17 dicembre) anche tutti i lavoratori autonomi potranno chiedere il congelamento della rata. Per attuare queste regole era, però, necessario un ulteriore decreto del ministero dell’Economia, che è stato pubblicato sabato.

I paletti
Per accedere alla moratoria, però, bisogna considerare alcuni paletti. Anche se è stato eliminato l’obbligo di presentare l’Isee, è essenziale infatti che l’immobile oggetto del mutuo sia l’abitazione principale del mutuatario. Inoltre, il contratto non deve avere per oggetto un immobile di lusso (non deve rientrare nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e non deve avere un importo superiore a 250mila euro. Ma, soprattutto, il mutuo non deve avere già goduto di agevolazioni pubbliche e non deve essere in ammortamento da meno di un anno.

La correzione
Quest’ultimo requisito, introducendo un criterio di anzianità dei finanziamenti, creava problemi soprattutto ai mutuatari più giovani. Per questo, il decreto approvato lunedì dal Governo è intervenuto per operare una correzione. Chiarendo, così, che «i benefici del fondo in oggetto si applicano anche ai mutui contratti entro meno di un anno dall’entrata in vigore» dell’estensione del Fondo per i mutui prima casa. Salta, così, il requisito dell’ammortamento pari a dodici mesi.

Articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore

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