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Un ampliamento a Sydney

Siamo a Lindfield, sobborgo di
Sydney nell’Upper North Shore, una zona ricca di aree verdi e popolata
da bungalow e case Federation Style di inizio Novecento. Qui lo studio Polly
Harbison ha da poco realizzato l’ampliamento di una vecchia residenza in stile
coloniale. Il nuovo edificio è un padiglione di cemento a vista e mattoni
immerso nel giardino, un’oasi rigogliosa di oltre 2 mila metri quadrati. Nelle
parole della progettista, l’ampliamento
si ispira alla classica ‘loggia all’italiana’
– un ampio ambiente colonnato
aperto sul paesaggio – di cui questa costruzione in perfetta continuità con la
natura rappresenta un’interessante rilettura contemporanea. Articolata su tre
livelli appena sfalsati e digradanti verso il giardino per assecondare il
pendio naturale, la suite ha il suo culmine in una luminosa zona giorno alta
quattro metri e dalle proporzioni generose. «Ho creato una sequenza crescente
di quote per innescare un effetto prospettico e portare così il giardino in
casa», spiega l’architetta.

Il nuovo edificio racchiude un
living con sala da pranzo – la cosiddetta ‘garden room’ – una camera da letto e
un bagno con doccia all’aperto. Ognuno di questi ambienti affaccia sul parco.
Tra la residenza preesistente e l’ampliamento – per far sì che ciascun edificio
mantenga la sua identità – c’è un patio
rivestito di vecchi mattoni su cui si apre la nuova cucina
, che
l’architetta ha pensato come ambiente interno-esterno per momenti conviviali.
«Grazie a questo stratagemma un domani, con il mutare delle esigenze familiari,
la casa potrà scindersi in due abitazioni separate», spiega.

L’accesso alla cucina dall’area pranzo. (ph. Brett Boardman / Anson Smart)

Una struttura di cemento e
mattoni definisce le facciate e si insinua anche nelle stanze, dove le travi
sono a vista. Gli interni, messi a punto dallo studio di interior design Arent
& Pyke, propongono arredi su misura e pavimenti a scacchi di marmi preziosi
che donano personalità agli spazi (grigio Fior di Pesco e verde Alpi, con
innesti di marmo rosso).

Il living, a doppia esposizione, è arredato con divano ‘Raffles’ di Vico Magistretti, De Padova, poltrone ‘Margherita’ di Franco Albini, Bonacina, lampada da terra ‘Akari UF3-DL‘ di Isamu Noguchi. Poltrona e tavolino vintage. (ph. Brett Boardman / Anson Smart)

Un tema a sé è rappresentato dagli infissi, ampie vetrate e pannelli brise-soleil scorrevoli di legno scuro, pensati per scomparire all’occorrenza nello spessore della parete per offrire una ‘full immersion’ nel verde del giardino. Nel living questo effetto di continuità con l’esterno raddoppia grazie all’affaccio posteriore sul patio e alla luce supplementare che filtra dalla finestra decentrata, d’ispirazione scarpiana. D’altro canto, conferma Harbison, l’attenzione all’orientamento e al soleggiamento ha guidato gran parte delle scelte: «Il nuovo patio porta la luce nelle stanze posteriori e facilita la ventilazione trasversale. Mentre a sud, verso il giardino, i diaframmi scorrevoli consentono di schermare i raggi di sole. La massa termica dell’edificio e le sue aperture profonde facilitano il riscaldamento e il raffreddamento passivo».


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