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Nuovo standard milanese

A Milano in piazza Carbonari, a pochi metri da uno dei landmark cittadini dell’architettura anni Sessanta – il condominio rivestito di piastrelline marroni di Luigi Caccia Dominioni – sta sorgendo la Torre Milano. Disegnata da studio Beretta Associati e sviluppata da OPM (impresa Rusconi e Storm.it), è alta 24 piani e domina un panorama davvero speciale. Sullo sfondo dell’intero arco alpino spiccano la Stazione Centrale e il grattacielo Pirelli, il complesso di Porta Nuova e i grattacieli di Citylife. Il cantiere richiede ancora un annetto, ma al 12° piano è stato già allestito l’appartamento modello (nelle immagini) realizzato con la società MCD Milano Contract District, che fornisce progetti di interni ‘chiavi in mano’ in collaborazione con alcuni tra i miglior brand del Made in Italy (tra cui Ernestomeda, Lema, Lualdi, Listone Giordano, Florim, Cesana, Resstende, Fontanot, Flos).

Già dall’ingresso dell’appartamento, che affaccia dall’alto sul living a doppia altezza, si può apprezzare una spazialità da loft e la vista spettacolare sullo skyline offerta dall’ampia parete vetrata che si estende in una balconata. La zona pranzo, alla stessa quota dell’ingresso, è collegata visivamente al living grazie a un taglio verticale vetrato, e fa tutt’uno con la cucina, a sua volta aperta sul paesaggio ma protetta da un sistema di ante che la può rendere completamente invisibile.

Ogni angolo di questi 130 metri quadrati è studiato per ottimizzare gli spazi e facilitare la quotidianità. Gli impianti di climatizzazione (pannelli radianti) e di purificazione dell’aria (con speciali lampade UV antibatteriche) sono celati a soffitto; la domotica (con servizio vocale Alexa di Amazon) scompare dietro un’anta a specchio; i disimpegni sono attrezzati con armadiature che sfruttano ogni centimetro; in soggiorno, un’ampia nicchia dedicata a studio scompare dietro ante-boiserie. Uno dei due bagni è una vera spa, con sauna e bagno turco. E in più Torre Milano offre ai suoi residenti numerosi servizi condivisi. La piscina di 20 metri con vetrate sul giardino, una palestra attrezzata, la sala per le feste con ampio terrazzo, spazi per il co-working, una zona lounge e un belvedere sul tetto, al 24° piano.

Non ancora terminato ma già venduto all’80 per cento, l’edificio ha prezzi medi di 7 mila euro al metro quadrato. Numeri che testimoniano la tenuta dell’immobiliare a Milano, pur in tempi di pandemia. Spiega Stefano Rusconi, a capo dell’impresa di costruzioni: «Stiamo verificando che in epoca post-Covid si cerca una casa magari non in pieno centro, ma sicuramente un poco più spaziosa e confortevole. Attrezzata in modo da potervi lavorare, e dotata di balconate abitabili». Alla base della torre, altri due corpi bassi in costruzione ospiteranno prevalentemente bilocali. Un taglio molto richiesto in città, come pied-à-terre per chi vive altrove ma lavora a Milano, e per gli affitti brevi ai turisti.


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