Home Area Urbanistica e Tecnica La Biennale riparte con un “giro d’Italia” dei progetti visionari

La Biennale riparte con un “giro d’Italia” dei progetti visionari

Scendendo in Sicilia, un’altra tappa del viaggio proposto dal Padiglione Italia è a Modica, altro sito patrimonio Unesco, dove è stato testato il progetto Kassandra: un sistema di supporto decisionale integrato che, tramite analisi dati e simulazioni, propone una visione complessiva di un ecosistema umano per generare resilienza urbana. Si parte dalla gestione del flusso naturale dell’acqua, che a sua volta consente lo sviluppo di vegetazione autoctona, aumenta la biodiversità, si mitigano le temperature e di conseguenza si migliora la qualità dell’aria.

Per il risanamento del Lago di Varese, un programma strategico punta al miglioramento della qualità delle acque e alla salvaguardia della biodiversità dell’ecosistema lacustre, che rientra nell’elenco delle aree protette della Rete ecologica europea “Natura 2000”. Prevista una campagna di partecipazione coinvolgendo la cittadinanza per una gestione integrata del territorio (pista ciclabile, balneazione, turismo, pesca, navigazione, spazi collettivi).

Acqua e partecipazione sono l’identikit del progetto del Comune di Bologna dove i corsi d’acqua, la collina e i cunei agricoli, insieme al verde pubblico e privato, costituiscono una infrastruttura verde e blu. E dove è forte la tradizione di partecipazione per la co-progettazione e co-gestione dei beni comuni.

Modello per la corretta gestione delle risorse idriche ed energetiche è Saluzzo che è stato per quattro secoli capitale di un fiorente marchesato alpino. Caratterizzato da un reticolo di canali convoglia il flusso del torrente Varaita verso le terre della pianura, uno dei più grandi distretti frutticoli del paese. Le bealere arrivano anche dentro alla città alla quale regalano energia: un tempo mulini, folloni e segherie, oggi impianti idroelettrici non invasivi.

Il Piano Strategico “Olbia Città d’Europa” è stato il punto di partenza per lo sviluppo sostenibile nel medio-lungo periodo, e in questo contesto si inserisce il progetto di rigenerazione IT Olbia per l’area a sud del golfo volto a re-innescare processi che mobilitino peculiarità ambientali, luoghi della cultura e del sociale, scuole, spazi pubblici, per una comunità che in quel territorio vive, studia e lavora.

Articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore

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